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Ortopedia – Chirurgia mini-invasiva del piede

La tecnica percutanea PBS

L’intervento di correzione dell’alluce valgo, effettuato con tecnica percutanea PBS, è di tipo mini invasivo e non prevede l’utilizzo di mezzi di sintesi come viti, fili o chiodi.

Lo spostamento ed il riposizionamento delle ossa sono eseguiti praticando delle piccole incisioni cutanee di qualche millimetro attraverso le quali il chirurgo introduce gli strumenti operatori. L’intervento può richiedere la sezione di ossa, l’apertura di articolazioni e l’effettuazione di manovre di riallineamento. Il piede, nel post operatorio alluce valgo, necessita pertanto di un certo lasso di tempo per guarire.

Le fratture praticate, grazie ad un particolare bendaggio, sono lasciate libere e non immobilizzate in modo da consentire che il piede ritrovi naturalmente un nuovo assetto. Sarà subito possibile appoggiare il piede e iniziare gradualmente a camminare calzando una specifica scarpa ortopedica. Successivamente la deambulazione dovrà essere progressivamente aumentata alternandola a delle fasi di riposo.

Sebbene il paziente sia in grado di camminare fin da subito, il periodo necessario affinché il piede assuma la sua nuova morfologia definitiva varia a seconda del soggetto operato, della complessità dell’intervento e dalle fratture praticate e va da un minimo di un mese ad un massimo di sei. Per evitare ripercussioni sull’arto non operato, è importante che il paziente si sforzi fin da subito per recuperare una camminata quanto più naturale possibile poggiando completamente il piede bendato.